Nel
corso dei secoli, strettamente connesso alla trasmissione del moto era
il problema dell’attrito, prodotto dalle varie sollecitazioni che la
macchina subiva, fino ad essere impedita nella sua funzionalità,
soprattutto alla presenza di un carico pesante. Pertanto, allo scopo di
ottimizzare la resa delle macchine in movimento, limitando l’effetto
usurante dell’attrito, Leonardo, spinto nella sua ricerca di
progettista e ingegnere alla soluzione di problemi pratici, ideò, con
grande anticipo rispetto alla meccanica moderna, il cuscinetto a sfere.
Uno straordinario disegno ne illustra il sistema e la struttura,
proponendone sia la veduta in pianta che la sezione trasversale, per una
sua eventuale costruzione. L’anello di scorrimento del cuscinetto è
composto da otto sfere, con moto libero, intervallate e incastrate fra
altrettanti rocchetti concavi, ruotanti invece su se stessi e
perfettamente aderenti ad esse. Leonardo impiegò questo dispositivo in
occasione della rappresentazione teatrale della Favola di Orfeo per
Charles d’Amboise a Milano.
c. 1497. Codice di Madrid I |